Il Consiglio Regionale del Piemonte è alle prese con l’esame del ddl in materia di gioco d’azzardo. Da mesi ormai gli operatori e i lavoratori del comparto del gioco legale stanno attendendo una modifica alla normativa e la cancellazione della retroattività della norma che consentirebbe di reistallare gli apparecchi nei punti di gioco già autorizzati.
Da Fabio Bodini, operatore piemontese, arriva l’ennesimo appello ad intervenire per salvare dalla chiusura moltissime attività: “Si sa, sono oramai anni che l’assurda legge regionale del Piemonte ha preso il sopravvento penalizzando (e non poco), sia l’intero comparto del gioco legale, sia il relativo indotto e, forse, dopo tutto questo tempo, siamo in quella fase tanto attesa ma ancora tanto discussa, la cui modifica ridarebbe lavoro a molte famiglie. Ho sempre voluto credere nel settore anche perché riconosciuto dallo Stato e, dunque, legalizzato al 100% e ora più che mai il mio (ennesimo) appello vuole nuovamente evidenziare i pessimi risultati che la legge regionale Piemonte ha generato augurandomi (augurandoci) che prevalga il buon senso nel rispetto di chi ha sempre svolto un lavoro (con tutti i rischi del caso) che, come detto prima è riconosciuto e legalizzato dallo Stato. Ultima riflessione, ma non per importanza, riguarda il proibizionismo: come detto e ridetto, la restrizione o l’abolizione del gioco legale consentono all’illegalità di emergere sempre di più: “un’epidemia” che rischia di essere incontrollabile…”, conclude Bodini.